Anche la bellissima Catherine Spaak ha preso parte ai tanti eventi organizzati da la Controra, in quella che è stata una delle settimane più vive per la città. Ieri pomeriggio alle 18.30, nel cortile gremito di gente di Palazzo Conventati, l’attrice è intervenuta per leggere una lettera dedicata al padre Charles, nell’ambito de “Le parole che non ti ho detto”, progetto ideato da Vincenzo Galluzzo.
Coinvolti nell’iniziativa anche Alessandro Cecchi Paone e Mauro Coruzzi (in arte Platinette), i quali hanno voluto indirizzare i propri pensieri a persone che non ci sono più o, come ha fatto Coruzzi, al personaggio che essi interpretano nella vita. Catherine ha esordito dicendo: “Questa è una lettera che può sembrare molto dura, ma fa capire che non è sempre vero che i genitori amano i figli come loro si aspetterebbero. La figura genitoriale maschile è esplosa solo negli ultimi anni; prima la responsabilità e l’educazione dei figli erano soprattutto compito delle madri”. È iniziato così quello che si è rivelato essere un vero e proprio racconto-confessione struggente, che ha impressionato nel profondo gli ascoltatori intervenuti all’evento. “Conserverò sempre il rammarico di non aver potuto godere della figura di un padre a tutto tondo – ha proseguito la Spaak – poiché lui, regista affermato e impegnato quale era, viveva sempre immerso nel mondo dei suoi personaggi e dei suoi film. Tra l’altro non mi sono mai sentita troppo apprezzata da lui”. Le parole dell’attrice hanno poi preso una piega vagamente polemica sul ruolo femminile troppo spesso oscurato dall’ideologia di una società maschilista: “Mio padre, che non credeva troppo in me e in mia sorella – ha spiegato rammaricata la Spaak – secondo me guardandoci si augurava che noi due, femmine e neanche troppo promettenti, avessimo trovato presto un marito e ci fossimo sistemate. Alla luce di quello che invece è stata la mia vita, mi viene quasi da sorridere”. Poi invece un episodio ha cambiato completamente le cose: “A casa di mia madre ritrovai delle foto d’infanzia di mio padre, non so cosa mi smosse dentro la vista di quelle immagini ma provai una sorta di tenerezza per quello che, prima di essere un uomo affermato, è stato semplicemente un bambino. Da lì ho iniziato a riconsiderare i sentimenti che nutrivo nei confronti di quello che restava, comunque, mio padre”. Al termine dell’incontro, la Spaak ha confidato quello che forse resta tutt’ora uno dei suoi crucci più grandi, e cioè non essere riuscita ad essere per i propri figli una mamma “all’italiana”, presente e protettiva, ruolo che un’attrice famosa e presa dai mille impegni lavorativi non riesce ad assolvere. Quello con Catherine Spaak è stato un altro appuntamento apprezzatissimo dal pubblico, di alto spessore, e che si è aggiunto al successo degli eventi organizzati da La Controra in vista del gran finale allo Sferisterio.