Cosa spinge il protagonista de L’idiota di Dostoevskij a rompere il vaso cinese, nonostante le premurose raccomandazioni della vigilessa Elizavieta Porcofievna? Cosa si cela dietro il microcosmo tragicomico delle gaffe? Giuseppe Manfridi, noto commediografo, propone la sua idea: personale, umile e ironica.
Nella suggestiva cornice del Palazzo Municipale di Macerata, in occasione de La Controra, lo scrittore presenta al pubblico di Musicultura il suo ultimo libro, Anatomia della gaffe. Manfridi ha già all’attivo un’ottantina di commedie di successo, tra le quali spicca, per nome e fama, Ultrà, che ha avuto anche una successiva scrittura cinematografica, confluita nell’omonimo film diretto da Ricky Tognazzi. Alla redazione universitaria di “Sciuscià”, Giuseppe Manfridi racconta la genesi del suo libro.
È nato prima il Manfridi scrittore o il Manfridi commediografo?
Commediografo. Poi, ovviamente, in ognuno di noi c’è un piccolo scrittore. Chi non ha mai scritto un verso o una poesia da giovane? Però la mia vocazione è sempre stata per il teatro. Nonostante il mio lavoro sia di commediografo, da piccolo ho sempre voluto fare l’attore di teatro. Sulla mia condizione lavorativa scherzo sempre con una metafora calcistica: io sono l’allenatore di calcio che da piccolo sognava di diventare calciatore. Il mio desiderio di scrivere teatro nasce, fondamentalmente, dal voler fare l’attore.
Com’è nata l’idea del libro Anatomia della gaffe?
L’idea del libro è nata dalla mia quotidianità. La dedizione alla scrittura drammaturgica mi ha portato, inevitabilmente, ad intessere e a costruire dialoghi e battute. Analizzare il dialogo e il rapporto umano significa anche venire a contatto con un universo sommerso, che è quello dell’individuo e della interazione verbale, con tutti i suoi valori, le imposizioni sociali che la riguardano. Io ascolto dialoghi, li analizzo, li interpreto e li spio, invitando il lettore alla riflessione.
Lei è stato protagonista di qualche gaffe, ultimamente?
Ovviamente. Tutti sono protagonisti di gaffe, e ti dirò di più: sicuramente ho fatto più gaffe di te, semplicemente perché ho più anni di te.
Una soluzione per evitarle?
Non possiamo evitarle, perché siamo sempre esposti all’imprevedibilità. Il consiglio che posso dare è: stare tranquilli e rilassati, senza ossessionarsi dalla paura di commettere qualche sbaglio. Errare humanum est.