Il cantautore prepara per Musicultura una preziosa testimonianza artistica live attesa per domenica 23 giugno. Protagonista assoluto dell’evoluzione dei suoni e del linguaggio della canzone italiana, non cessa di stupire per inventiva e coerenza.
Il 20 giugno sul palco dell’Arena Sferisterio anche la musica del Quinteto Astor Piazzola.
Il cantiere della XXX Edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore, in programma a Macerata dal 17 al 23 del prossimo mese di giugno, è apertissimo e anche sul fronte della composizione del cast si registra gran fermento. Dopo gli annunci della Premiata Forneria Marconi (20 giugno) e di Sananda Maitreya (21 giugno), Musicultura svela i nomi di altri due ospiti in cartellone.
Domenica 23 giugno sarà Daniele Silvestri a portare sul palco la sua preziosa testimonianza artistica. Sarà l’unica o una delle rare apparizioni della prossima estate del cantautore romano. Dopo le soddisfazioni dell’ultimo Sanremo – dove con Rancore ha presentato Argento vivo portando a casa il Premio della Critica, il Premio della Stampa-Radio TV-Web e il Premio per il miglior testo – è concentrato sulla messa a punto del tour autunnale, che per la prima volta lo vedrà protagonista nei palazzetti a festeggiare coi fan i 25 anni di carriera. “Non è casuale che i 25 anni di carriera di Daniele si intersechino con i 30 anni di Musicultura: è un bel ritrovarsi con un’artista che stimiamo, che in questo arco di tempo è stato e continua a rappresentare un punto di riferimento autentico nell’evoluzione del linguaggio della canzone, dove lui emerge come un esplorare lucido e al contempo poetico delle alchimie che fondono ritmo-suono e parola”, osserva il direttore artistico di Musicultura Piero Cesanelli. La capacità di Silvestri di convogliare intensità e dinamismo in canzoni dal forte impatto cinematografico emerge anche nel suo nuovissimo lavoro discografico La terra sotto i piedi, il nono album in studio di una carriera prestigiosa, dove la creatività dell’artista non si è mai adagiata sugli allori e le grandi soddisfazioni di pubblico e di critica sono sempre state uno stimolo per una ricerca di un linguaggio autenticamente personale.
Quinteto Astor Piazzolla
Al festival della canzone popolare e d’autore italiana è consuetudine volgere lo sguardo e confrontarsi anche con altri orizzonti, quest’anno la “collana” degli ospiti internazionali di Musicultura si arricchisce di una perla, il Quinteto Astor Piazzolla, atteso sul palco giovedì 20 giugno. “Il pubblico di Musicultura avrà l’occasione di rivivere la bellezza straripante di alcuni dei capolavori del Maestro grazie a questo quintetto che riunisce cinque dei migliori musicisti argentini” dichiara il vicepresidente di Musicultura Ezio Nannipieri, che aggiunge: “Hanno una solida preparazione di tango alle spalle, l’imprimatur della Fondazione Piazzolla, ma soprattutto il cuore e la visione per compiere una missione difficile, dove altri hanno fallito”. Astor Piazzolla formò il suo primo quintetto nel 1960, portando il tango alle sue estreme conseguenze. Cinque strumenti solisti che cantavano il corpo elettrico della città, il nuovo fervore di Buenos Aires, con una potenza di fuoco inusitata, una ricchezza melodica, ritmica, armonica senza precedenti e un sound finalmente all’altezza dei tempi. Quando ormai il tango non sapeva più che farsene delle maestose macchine orchestrali degli anni d’oro, il quintetto venne a indicare le nuove strade da percorrere. Sebbene oggi Piazzolla sia uno dei compositori contemporanei più eseguiti al mondo e il suo catalogo comprenda oltre mille composizioni per gli ensemble più diversi, il quintetto fu sempre la sua formazione prediletta, la più innovativa, un laboratorio di sperimentazione permanente. Per questo la Fondazione Astor Piazzolla, nata per proteggere e diffondere il suo enorme lascito, ha creato il Quinteto Astor Piazzolla con la direzione di Laura Escalada Piazzolla. Da oltre venti anni girano i teatri del mondo suonando gli inestimabili arrangiamenti autografi e riportando alla luce gioielli pressoché inediti. L’attuale formazione vede in scena Lautaro Greco (bandoneón), Sebastian Prusak (violino), German Martìnez (chitarra), Sergio Rivas (contrabbaso) e Cristian Zarate (piano).
Intanto le macchine di Musicultura procedono a tutta forza anche sul fronte del concorso. Dallo scorso 29 aprile Rai Radio 1, media partner della manifestazione, ha preso in consegna le 16 canzoni finaliste per presentarle quotidianamente nell’ambito del programma Music Club, affidate alla competenza di John Vignola. Anche Rai Radio Tutta Italiana, a cura di Gianmaurizio Foderaro, dedica ai protagonisti del concorso ed alla loro canzoni spazi e approfondimenti. Gli stessi brani sono nel frattempo al vaglio del comitato artistico di garanzia, che a suo insindacabile giudizio designerà cinque degli otto vincitori che accederanno alla fase finale del festival e di cui fanno parte Claudio Baglioni, Vasco Rossi, Brunori Sas, Luca Carboni, Gino Paoli, Ron, Enrico Ruggeri, Antonello Venditti, Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Paolo Benvegnù, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Giorgia, Alessandro Mannarino, Dacia Maraini, Mariella Nava, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Willie Peyote, Federico Zampaglione. Altri due vincitori saranno eletti a suon di click nell’ambito del contest Facebook attivo dal 3 al 24 maggio, l’ottavo vincitore sarà scelto a discrezione di Musicultura.
I biglietti per assistere alle tre serate di spettacolo di Musicultura 2019 (20, 21 e 23 giugno) sono in vendita presso la Biglietteria dei Teatri (Piazza Mazzini, Macerata) e sul circuito Vivaticket.