C’è solo un volto che viene in mente quando qualcuno dice “la più amata dagli italiani”: quello di Lorella Cuccarini. Ballerina, cantante, attrice, conduttrice televisiva e radiofonica, la sua è una carriera ricca di successi, iniziata con Pippo Baudo negli anni ottanta, nel varietà Rai Fantastico. L’abbiamo vista a Paperissima, Buona Domenica, La vita in diretta, Domenica In e, più recentemente, ad Amici 2021 di Maria De Filippi in veste d’insegnante di danza.
Ospite de La Controra di Musicultura, nella bellissima cornice del Palazzo Buonaccorsi, l’artista si è raccontata anche alla redazione di Sciuscià.
Si è da poco conclusa l’edizione 2021 di Amici, nell’ambito della quale lei è stata professoressa di ballo. Il percorso dei ragazzi che partecipano al programma è costellato di prove a cui fanno seguito giudizi spesso discordanti. Cosa rende costruttivi un giudizio o una critica? E qual è il miglior modo, invece, per affrontare, un riscontro negativo?
Le critiche sono costruttive quando riferite a qualcosa che non viene svolto nel modo più giusto, per cui un insegnante dovrebbe cercare di accompagnare gli allievi, evitando di fare errori già fatti. Diverso quando vengono usate delle parole che possono essere fraintese o quando si scende sul personale. In questi casi si deve avere anche la forza di opporsi. I ragazzi oggi mi sembrano più maturi, più in grado di affrontare una figura autorevole, quasi intoccabile. Nessuno è intoccabile, le cose devono essere fatte nel modo giusto da parte di chiunque, insegnante e allievo.
Nel mondo dello spettacolo – ma anche in quello dei social, grazie soprattutto a TikTok – sempre più spesso vediamo affermarsi performer che uniscono due discipline: canto e danza. Quanto è importante dare al pubblico un’esibizione a 360°? Soprattutto, come rendere durevole un successo che spesso declina molto velocemente?
Dipende molto dalla passione, fin da quando avevo tre o quattro anni volevo fare spettacolo nella vita. È chiaro che la danza è stato il mio primo amore, ma dopo ho avuto fame di fare altro. Secondo me, un personaggio di spettacolo dovrebbe aver voglia di mettersi in gioco in tutti i campi, senza sentirlo come obbligo. Ci sono dei ballerini che hanno una grandissima passione per la danza in senso accademico, quindi è giusto che si dedichino unicamente a questo e che lo facciano al meglio.
A proposito di 360°: lei vanta una carriera da conduttrice televisiva e radiofonica, ballerina, attrice, cantante. “La notte vola”, “Magic”, “Un altro amore no”, “Io ballerò” sono solo alcune delle canzoni che hanno fatto innamorare gli italiani. Qual è il segreto per scrivere un pezzo che diventi senza tempo?
Bisogna sempre guardare avanti, al futuro, senza mai dimenticare le nostre radici.
Basta pensare che oggi il mondo della musica ha veramente saccheggiato tutto quello che c’era di grande negli anni ottanta: quella voglia di vivere, quell’energia e quell’entusiasmo, tanto nei suoni che nei testi. Allora, forse il giusto mezzo è questo, a metà strada tra passato e futuro.
Dove c’è equilibrio, c’è anche la capacità di parlare ai giovani.
Restiamo in ambito musicale: ci racconta dei suoi gusti? C’è un artista che ama più degli altri? Qual è la sua canzone preferita, quella che più la rappresenta, e perché?
Io sono cresciuta con la grande musica italiana degli anni settanta e ottanta e con i grandi cantautori. Sono stata una sorcina, per me Renato Zero è sempre stato un poeta di riferimento. Poi, con il tempo, ho apprezzato anche la musica soul e la disco.
Credo che le canzoni raccontino un pezzo della tua storia; questa è la loro grande forza.
Grazie alla mia professione sono sempre stata estremamente curiosa, ad esempio negli spettacoli di musical ho portato perfino brani tratti da arie dell’opera. Secondo me è bello avere una cultura a 360°, ti permette di dar vita a contaminazioni, cosa che amo particolarmente nella danza.
Abbandoniamoci a uno “sliding doors”: se non fosse stata una performer a tutto tondo, chi sarebbe stata Lorella Cuccarini? Cosa avrebbe fatto nella vita?
Da bambina, per un po’, ho immaginato di fare la parrucchiera o il pompiere, ma, in fondo, ho sempre voluto fare solo spettacolo.
Faccio anche la mamma, che è il mestiere più bello del mondo, quindi chissà, forse mi sarei dedicata più a questo.