Il 5 giugno nell’iconica sala A degli studi Rai di Via Asiago, presentati da John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua, gli 8 vincitori del Festival si sono esibiti in un concerto-anteprima andato in onda sulle frequenze di Rai Radio 1 e su RaiPlay. Una piccola anticipazione di cosa accadrà sul palco dello Sferisterio i prossimi 21 e 22 giugno alla Finalissima.
Il primo a salire sul palco è stato Nico Arezzo, esibendosi con Nicareddu, un brano che omaggia le sue radici sicule: «Quando canto nella mia lingua porto sempre dei pezzi di me sul palco, ed esprimo qualcosa a cui tengo; per questo ho sempre un po’ di paura nel mostrare questi lati. Nel nuovo disco canto anche in un’altra canzone nel mio dialetto ma in maniera più leggera.».
Si è esibito poi Nyco Ferrari, col la sua Sono fatto così, un pezzo carico di adrenalina e ricordi: «l’energia della mia musica arriva dai miei viaggi. Questa canzone è un distillato di tante vibrazioni differenti, ed è quello che spero arrivi. Musicultura è una tappa importante del mio percorso artistico, che parte dal mio vissuto e porta a un futuro ancora da scoprire, è un’emozione poco descrivibile a parole, che sono contento di vivere».
È il turno poi di Helle, artista bolognese che con Lisou racconta di emozioni passate. La cantautrice sul palco ha raccontato il suo amore per la poesia e come questa arte si interseca con la musica: «La poesia e la letteratura sono due mie grandi passioni. Questa arte si presta anche alla musica: quando scrivo parto prima di tutto da un’immagine. Costruisco una sensazione che vorrei rappresentare».
È salito poi sul palco De.Stradis, con la canzone Quadri d’autore: «La mia è una musica contaminata, un mix di influenze e stili. Cerco poi di utilizzare la voce come uno strumento, un’attitudine che mi porto dietro dal mio studio accademico ricercando sempre un mio modo di appoggiarmi sul tempo».
Il Cielo è invece il brano con cui Eugenio Sournia ha avuto accesso alle serate finali. Il suo percorso musicale è iniziato da una band per poi decidere di «prendermi direttamente le responsabilità delle scelte importanti e impopolari che faccio. Sono forse un po’ egocentrico ma sentivo di dovermi esprimere attraverso un mio progetto».
È arrivata poi sul palco della sala A Anna Castiglia con Ghali; la cantautrice siciliana descrive la sua musica come “responsabile”: «L’arte deve portare alla realtà e non essere sempre un modo di evasione. Quando sali su un palco hai sempre una responsabilità, e non è una colpa ma un privilegio. Alla musica vorrei dare un potere. Può essere anche divertimento ma per me non è così».
Con Guai sono saliti sul palco i The Snookers: «In due si crea una particolare intimità creativa che porta a esplorare varie sonorità. Ci riteniamo diretti e liberi: per noi non c’è mai scontro ma dialogo e confronto».
L’ultima a esibirsi è Bianca Frau con il brano Va tutto bene: «Ho composto questo pezzo prendendomi poco seriamente. Mi è capitato di dover rispondere sempre che va tutto bene, anche quando non corrisponde alla realtà. Il mio è un invito a non indossare una maschera».
Ad arricchire la diretta e fare da “portafortuna” ai vincitori anche la presenza di un ospite speciale, un cantautore che ha trionfato al festival nel 2017: Mirkoeilcane. Il cantautore ci ha fatto ascoltare “In equilibrio” e “Per fortuna“, brano che lo ha portato alla vittoria e con cui ha ricordato Fabrizio Frizzi, indimenticato conduttore della “sua” Musicultura.