Biografia
Siciliana di nascita e veneta d’adozione, Patrizia Laquidara è una tra le figure più inafferrabili, poliedriche e brillanti della nuova musica d’autore. Cantautrice ed – occasionalmente – attrice e scrittrice, esordisce nella 13ª edizione del Premio Città di Recanati (oggi Musicultura). L’accoglienza è dirompente: suoi sono i premi per la miglior interpretazione, quello per la miglior musica ed il premio della critica. Ha studiato canto jazz all’Accademia Universo Arte di Verona. Nel 1998 vince una borsa di studio, classificandosi prima nelle selezioni di veneto e Lombardia, presso il C.E.T. (Centro Europeo di Toscolano) di Mogol frequentando il corso per autori e interpreti sulla musica popolare Veneta. Incide un album dal titolo “Para voce querido Cae” promosso dalla rivista Audio Rewiew, un omaggio dell’artista a Gaetano Veloso con la collaborazione di artisti quali Paolo Birro, Marumo Sasaki, l’orchestra d’archi di Marco Tezza ecc. E’ voce solista del gruppo Hotel Rif con cui attua, insieme al Prof. Emilio Franzina un lavoro di ricerca sulle musiche di emigrazione veneta e non. Con gli Hotel Rif inoltre esegue, rivisitandolo, un repertorio “etnico” che comprende musica balcanica, gallega, klezmer, portoghese ecc. Con il gruppo Patrizia ha affrontato due tournee in Galizia e Brasile. Nel 2005 è chiamata ad eseguire il brano portante del film “Manuale D’Amore”, il risultato è la intensissima “Noite Luar”. Il 2007 è l’anno del suo secondo disco “Funambola”. Nel 2011 dà alle stampe “Il Canto Dell’Anguana”, un riuscitissimo album-indagine sulle tradizioni musicali dell’alto vicentino. L’accoglienza entusiastica della critica la porta sino a conquistare la Targa Tenco per il “Miglior album dialettale”.