da Paternò
“Paternò, Etna sud, anni ‘80, una bambina dai capelli lunghi e neri, quasi sempre spettinati”: si descrive con queste parole Eleonora Bordonaro, che si occupa di musica popolare con particolare attenzione al mondo femminile. Pubblica nel 2017 l’album Cuttuni e lamé, si interessa del patrimonio poetico nella lingua gallo italica di San Fratello. Del 2013 è il progetto La Custodia del Fuoco con il Majarìa Trio, rielaborazione di testi ottocenteschi in chiave etno jazz.
Ha fondato la Casa Museo del Cantastorie di Paternò ed ha cantato nell’ambito di diverse colonne sonore, tra cui quelle di Mine Vaganti di Ozpetek e Romanzo criminale di Sollima.