Cassio

Livorno

Cassio è il progetto artistico del livornese Simone Brondi. Dopo le prime sperimentazioni in una band punk e in un gruppo gypsy-psichedelico, nel 2020 il cantautore rientra in studio per registrare il primo disco da solista. L’album, dal titolo “19 luglio 1944”, tratta esplicitamente le tinte più scure della coscienza. Dice della sua musica: “ogni riferimento a persone e situazioni è basato su fatti realmente accaduti”.

L’esibizione


Il testo

Marti


Marti lo sa che non basteranno di certo

Due birre del cazzo ma nemmeno tre

Per farle passare il dolore e la febbre che sale che sale…

 

Non so 

Se poi

Ce l’avrà quella figlia

Le scrive lettere da tutta la vita per

Raccontarle di chi è stata sua madre

Raccontarle di quando

 

La droga l’ha fatta bella

La droga le ha scolpito le guance

La droga l’ha fatta nera

Le ha fatto gli occhi più tristi del mondo

Le ha regalato l’amore

Non l’ha più trovato in nessuno

Marti oggi è fatta di vetro non la posso neanche abbracciare si rompe

 

Marti può dimagrire quanto cazzo le pare

Può leggersi pure più di duemila libri ma

Murakami non le basta di certo per piovere

Tutte le lacrime che non ha piovuto per anni

Farsi male non vuol dire cambiare il mondo

In qualche modo questo cesso di mondo è casa sua

È casa mia

 

Marti rompe col dito gli anelli di fumo

Guarda il sole che muore 

oggi penso

nel buio cadono pure gli angeli

nel buio cadono pure gli angeli…

La droga l’ha fatta bella

La droga le ha scolpito le guance

La droga l’ha fatta nera

Le ha fatto gli occhi più tristi del mondo

Le ha regalato l’amore

Non l’ha più trovato in nessuno

Marti oggi è fatta di vetro non la posso neanche abbracciare si rompe