Catania
Anna Castiglia nasce, cresce e corre a Catania, e con lei la sua musica. Tra lezioni di chitarra classica e cover del piano bar, inizia a scrivere le prime canzoni, in principio affumicate e salmastre, vulcaniche e marine. A diciott’anni si trasferisce a Torino per diventare grande e respirare l’aria di montagna. Qui conosce il palco e la nostalgia, vince concorsi e apre concerti, scrive curriculum e mail, canzoni e monologhi; studia danza, recitazione, si annoia, protesta e scappa. Sempre a Torino è co-fondatrice del progetto Canta Fino a Dieci, collettivo di cantautrici femminista che contrasta il gender gap nel mondo musicale. Recentemente approda a Milano, la grande città: nuovo clima, nuova musica, il conservatorio, l’esperienza televisiva e il futuro.
Il brano
L’esibizione
Guarda l’esibizione nella puntata integrale
Il testo
È colpa del passato che tiene incatenato
Il senso del giudizio, della criticità
Se mi trovo d’accordo
con tutto ciò che pensi
e non riesco a fare dei ragionamenti
È colpa degli Egizi che hanno deglutito
La chiave del lavoro, dell’organizzazione
E con la digestione, i succhi, l’erosione
l’unica porta è la disoccupazione
Se invece uccido un uomo
o pratico uno scempio
La colpa è del tg che da il cattivo esempio
Infatti non lo guardo per evitare il peggio
Sapere solo il giusto necessario è più saggio
Sono una vittima eclettica
E non escludo la politica la musica
Assoggettata dagli errori della fisica
Vivo passivamente la mia attività
E mi lamento tutto il giorno col telefono
Scrivo le lagne sul diario quello pubblico
Solo così accumulerò il giusto arsenico
Per innaffiare questa mia calamità
È colpa dei ministri se mangio le minestre
Ma quelle della Lidl da scaldare al microscopio
Perché le nostre tasse le fanno a delle tette
Le stesse che ci rubano il marito anche se è frocio
Se poi ho i capelli grassi è colpa dello smog
La frutta ha i pesticida vado avanti con gli hot dog
Non ho mai soldi in tasca li chiedo sempre ai miei
Ma sono in bancarotta, tutta colpa degli Ebrei
Sono una vittima eclettica
E non escludo la politica la musica
Assoggettata dagli errori della fisica
Vivo passivamente la mia attività
E mi lamento tutto il giorno col telefono
Scrivo le lagne sul diario quello pubblico
Solo così accumulerò il giusto arsenico
Per innaffiare questa mia calamità
E i poveri cantautori si vendono nell’app
Ma fanno pochi ascolti, per colpa della trap
Per questo ho fatto cambiamenti un po’ brutali
adesso il mio modello è Ghali
Se non ti amo più è colpa dei tuoi
Mi chiedono sempre che fai
Dico che è colpa di Freud
Se sogni l’amore che non darò mai mai
Vasco ritiene che è colpa di Alfredo
Se la sua tipa è rientrata col negro
Mia figlia è affetta dall’anoressia
Ma si sicuro non è colpa mia
L’inquinamento
Colpa del vento
è troppo forte non sento
Io non mi pento
Del mio atteggiamento
Colpa del ciclo lo ammetto
Non ho una vita sociale
Ho preso il corona è virale
Se ottengo qualcosa è merito mio
Ma se la perdo è colpa di Dio
Sono una vittima eclettica
E non escludo la politica la musica
Assoggettata dagli errori della fisica
Vivo passivamente la mia attività
E mi lamento tutto il giorno col telefono
Scrivo le lagne sul diario quello pubblico
Solo così accumulerò il giusto arsenico
Per innaffiare questa
Per innaffiare questa
Per innaffiare questa mia calamità