Genova
Noite è invaghito degli anni ’60, ascolta musica in vinile mentre si interroga sulle differenze tra le piante di casa sua e le persone. Partecipa al programma tv X-Factor conquistando svariati complimenti dei giudici che si dimostrano incuriositi dal brano presentato. Nel 2024 arriva finalista al Premio De André, un riconoscimento importante che consolida il suo posto nella scena musicale emergente. Il suo album di esordio, BUM, è un manifesto dell’esistenza che parla di dipendenza, fallimento e rinascita. BUM esce per Capitol Records e Pioggia Rossa Dischi.
L’esibizione
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Il testo
A volte basta solo camminare
Tra tante luci un punto cardinale
La stanza sa di cose da rifare
Io le avrei rifatte con te
Ma se guardo dentro, non so rispondere
La stanza sa di cose da rifare
Le mani di cose da sperare
Io avrei pregato per te
Io avrei pregato
E intanto giro intorno alle parole
Le schivo come fossero persone
E se ti devo pensare
Cerco un modo per non farmi del male
Perché se sei solo un rumore
Che di notte può anche spaventare
E resta dentro di me
Il suono di una pietra nel mare
Il suono di una pietra nel mare
E tu che non mi vieni a salvare
Se un giorno sarai forte per tornare
Se un giorno sarai in grado di restare
Trattengo tutto quello che rimane
E l’avrei fatto per te
Cado all’indietro, alzo la polvere
La stanza sa di cose da rifare
Le mani san di cose da sperare
E se ti devo pensare
Cerco un modo per non farmi del male
Perché se sei solo un rumore
Che di notte può anche spaventare
E resta dentro di me
Il suono di una pietra nel mare
Il suono di una pietra nel mare
E tu che non mi vieni a salvare