Il commento di Musicultura
Arguto e con piacevole linea musicale, questo brano di teatro canzone viene sottolineato da una espressiva ed ironica interpretazione.
Il testo
Dividiamo il bagno e la cucina, dividiamo le sedie fatte in Cina
ci chiediamo se una casa interinale ci fa bene o male
Conviviamo in magica simbiosi, conviviamo ma non siamo appiccicosi
indecisi fra la vita liceale e quella coniugale
Non confondere l’affitto con l’affetto, siamo uniti per pagare la bolletta
siamo nomadi in tutti i condomini, siamo clandestini
Siamo amici approssimati per difetto, siamo amici solamente per contratto
e non siamo né fratelli né cugini siamo coinquilini, siamo coinquilini
Né fratelli, né cugini, siamo coinquilini
né lontani, né vicini, siamo coinquilini
né fratelli, né cugini, siamo coinquilini
Non mi dire “mal comune mezzo gaudio”: la tv si vede male, manca l’audio
non usciamo, ci mancano i denari per andare fuori
Il disordine dell’appartamento mi ricorda quello di un accampamento
ma banalmente siamo figli non dei fiori ma dei genitori
Non confondere l’affitto con l’affetto, siamo uniti per pagare la bolletta
siamo nomadi in tutti i condomini, siamo clandestini
Siamo amici approssimati per difetto, siamo amici solamente per contratto
e non siamo né fratelli né cugini siamo coinquilini
Né fratelli né cugini siamo coinquilini, siamo coinquilini
né lontani, né vicini, siamo coinquilini
né fratelli, né cugini, siamo coinquilini
L’idea che poi non ci vedremo più, l’idea che poi ti sposerai anche tu
l’idea che questa storia è una cosa provvisoria mi butta giù
L’idea che siamo una comunità, l’idea che non saremo sempre qua
l’Ikea mi prende per mano, ti lascio il mio divano in eredità
Siamo coinquilini, né fratelli né cugini siamo coinquilini
né lontani né vicini siamo coinquilini
né fratelli, né cugini, siamo coinquilini