Brother K

"Disarmonia"

Finalista

Musicultura

XVII Ed. - 2006

Il commento di Musicultura

L’influenza esibita del Jazz e la tecnica poetica sono elementi vivificanti per tenere insieme una prova fortemente innovativa costruita anche sull’inconsueto uso della vocalità  interpretativa

Il testo

La disarmonia, segnale preciso di un’epidemia
La disarmonia
Irreversibile disarmonia

Una piccola parte del mondo
La decima parte di questo universo
Milioni di parti, miliardi di pezzi che formano solo una cosa
Anche io come gli altri, mi posso chiamare anche io
Residente accertato di un metro quadrato di mondo
Mi posso anche io definire
Elemento unitario e prezioso di questo universo

La parte che abito è vuota
Stanze arredate da un povero idiota
Si tratta di un angolo stretto a forma di imbuto,
A forma di buco, di buco del culo
Lo spazio aggredito, lo spazio colpito
Da menti aberrate, lo spazio gestito da menti deviate, confuse
Che in ogni momento non perdono mai l’occasione
Per dare alle cose quell’ordine strano che arriva soltanto
Da strane opinioni di proprie unità di misura
La terra che vivo è del mondo è dell’universo
È fatta di quattro elementi, di quattro elementi preziosi
La terra… e l’aria, la terra… e l’acqua
La terra che sta sotto ai piedi, respira nell’aria si muovono l’acqua e la terra, respirano ancora nell’aria
Il fuoco… l’uomo è il fuoco
Il fuoco che serve per mettere ordine
A tutte le cose che non può capire, il fuoco.
La terra che vivo è la disarmonia calcolata
Voluta dal ritmo di anime marce,
Di piccole gocce di anime morte
Lasciate cadere per una discesa,
Diventano grandi e si muovono insieme
Si muovono sempre più forte, più grande
Si muovono in basso, ripassano sopra ogni cosa
Ripassano sopra alle cose che passano via lentamente
Mi passano sopra, mi passano sopra, mi passano sopra, mi passano sopra, mi passano sopra…
La disarmonia, segnale preciso di un’epidemia
La disarmonia
Irreversibile disarmonia