Il commento di Musicultura
Una inconsueta prospettiva sull’amore, con linguaggi musicali e testuali d’avanguardia lmente ariosa.
Il testo
Eccetera si separò da eccetera
devo averti sognata al principio di un rigo
ho provato a sfogliare c’eran tante parole
ma di te neanche un grido
forse solo l’odore
tra le file d’inchiostro
io cercavo col dito
il tuo viso nascosto
dentro il senso di un libro
fu così che mi chiesi
s’eri già stata letta
sui puntini sospesi
anche l’occhio s’invecchia.
restai senza parole quando volarono su.
Tu parlavi di doveri e adesso dov’è quel senso del dovere che ti lega a me?
dov’eri quando io ti amavo, quando l’amore amava senza nessuno
dov’eri quando io ti amavo, quando l’amore amava senza qualcuno.
Ti ritrovo sul foglio cominciare la frase
un grammatico sbaglio di espressioni confuse.
come fronda contraria io radice nell’aria
tu sei nave che oscilla dentro un’altra bottiglia.
resto senza parole ora che volano su
ma parliamo di doveri dove sei ora tu?
parliamo di dov’eri da quando lei non c’è più
eccetera si separò da eccetera… eccetera