Il testo
(Malaspina)
Bologna ha gli occhi tristi
non ne faccio problemi
più importante è capire
l’orario dei treni
che mi passano davanti
che mi ridono dietro
e a volte mi salutano
col loro fischio tetro
Bologna ha una gran coda
insaccato di suino
la mangio e ma la bevo
tre gironi e mi rovino
troppe facce da Gimondi
sguardi da eroi dei due mondi
nelle parrocchie di chi
non mi ha voluto mai
perché sono nato settimino
figlio di un Do minore
e di un Mi cantino
con lune in La maggiore
nome e cognome
Pinco Pallino
A Roma non ci vado
tanto che ho già disdetto
la prostituta bulgara
e la carrozza letto
riciclati la freccia
che non ti ho mai lanciato
il tuo cuore non trafitto
desolato ha sanguinato
e poi mi sono accorto
che è un giorno feriale
mi lascio a questo adagio
di delirio maniacale
Torno a casa mi conviene
qui non c’è molta vita
solo checche che sbraitano
la libera uscita
no a casa non ci torno
vado alla mia Milano
a fare quattro balli
sotto il cielo manzoniano