Il testo
(Cicaloni)
Ed ora
mentre la pioggia piano cade
sul mio viso la stanchezza che riaffiora
dopo un giorno di lavoro
la televisione non la posso vedere
nemmeno questa luce posso sopportare
e tutto perde senso
un senso che non trovo più
e tutto resta opaco come un sogno
un sogno che non sento più…
Metropolitane corrono
sui binari accesi dalle meretrici
per due carte giocano la sorte
per una notte sfidano la morte
persino il Padre Eterno da così lontano
prendendogli le mani le dovrà benedire
mercanti di un amore dalla strana ruga
la notte già gli è sempre stata cara amica
con quelle stelle bionde tutta struffata
alzando gli occhi al cielo pregano Dio
che quel pensiero avvenga
come la notte che si spenga
Quante madri per le strade
che gridano un futuro per i loro figli
che vivono una storia tutta da rifare
e lacrimano il tempo
che velocemente scorre lento
al rumore del silenzio mi addormento
del sonno della mia stanchezza…
Metropolitane…