Il commento di Musicultura
Le indubbie capacità compositive e interpretative fanno arrivare subito le immagini e i suoni della canzone popolare
Il testo
Imparo l’amore,
soffiato dal vento.
Mi bacia le guance,
bisbiglia flebili parole,
fan nodi tra i capelli.
Ti ho stretto in un pugno,
non ti lascio andar via.
Imparo l’amore,
se piango, se rido.
Appeso alla bocca
stupore di averti vicino,
come immaginare un figlio.
Spreco parole
io non riesco a dirlo.
Lava la fatica di vederti più forte.
Puoi difendermi dalla ruggine
e raggiungermi, dove attenderò.
Miei gli occhi di stagno,
verde acqua inghiotte
la tua immagine,
che si adagia in me,
sedimento che, sa confondermi.
Imparo l’amore
dai piccoli gesti.
Cadono lenti come ore
d’interminabili attese.
Scomposte trovo le parole,
le ho strette in un pugno,
non le lascio andar via.
Lava la fatica di vederti più forte.
Puoi difendermi dalla ruggine
e raggiungermi, dove attenderò.
Miei gli occhi di stagno verde,
acqua inghiotte
la tua immagine,
che si adagia in me,
sedimento che, sa confondermi.