Il commento di Musicultura
Una storia raccontata con un linguaggio colloquiale ed ermetico al tempo stesso, in un suggestivo crescendo emotivo.
Il testo
La vecchia ha un dente di bronzo che a me sembra bianco perché sono sbronzo
al dito i ricordi di un tempo
un anello e una stella di fine Ottocento
la vecchia ha uno sguardo di astuta ignoranza
eleganza e di rassegnazione
mi dice che è tutto un affanno
ci vuole coraggio, la vita è un inganno
La gente, il Natale, la borsa, il potere, il lavoro, la scuola e l’armadio
la Sardegna e le false illusioni
milionari con basse pensioni
E le camicie, il guadagno, la barca, il barcone, il caviale, l’asfalto, i padroni
e la guerra tra le religioni
e il guadagno di due dittatori
La vecchia ha un dente di bronzo che a me sembra bianco perché sono sbronzo
nel cuore un dolore immortale
una guerra e un marito che non torna a Natale
la vecchia ha una stanza, un’assurda speranza
e una stufa che scalda l’inverno
mi dice la storia non cambia
cambia solo il governo, ma rimane l’inferno
La rosa, la fiamma, i vestiti, i supplenti, i pagliacci e gli addetti ai lavori
bestemmiare sui miei compleanni, per paura di avere trent’anni
La vecchia ha un dente di bronzo che a me sembra bianco perché sono sbronzo
la vecchia è soltanto un miraggio
è l’ennesima cotta di una notte di maggio