Il commento di Musicultura
Liberarsi del superfluo, ascoltare la voce più intima del proprio sentire sono scelte che sentiamo poeticamente vive in una canzone che non millanta sentimenti, dove immaginazione e duttilità espressiva si prendono deliziosamente per mano.
Il testo
Ho vestiti più leggeri
son partita con le ali
non ho ancora sentito freddo
non ho ancora i lividi sulle mani
La valigia con le toppe
pesa quanto le mie brame
Cade giù pure la neve
come fiocchi di cotone
ho voluto fermare il tempo
per accorgermi ch’è il momento di andare
La valigia con le scarpe
porta pure le sconfitte
Sai, non ho ancora coperto
la mia immaginazione con la ragione
Mi chiedi d’aiutarti a capire
perché porto camice bianche
mi chiedi di fermarmi e di lasciare
le mie valigie in città che non conosco
Camminavo sulle nuvole
e tu mi cercavi sulla terra
rincorrevi tracce sbagliate
le mie orme accarezzano soffi di vento
La valigia con le rose
porta pure le tue scuse
Sai, non ho ancora coperto
la mia immaginazione con la ragione
Mi chiedi d’aiutarti a capire
perché porto camice bianche
mi chiedi di cambiare il mio cammino
ma per me sarebbe come perdere il nome
Mi chiedi d’aiutarti a capire
perché porto camice bianche
mi chiedi di fermarmi e di lasciare
le mie valigie in città che non conosco
Sei stato invadente, un estraneo
ma ti ho ricoperto
di madreperla
Ho una giacca di carezze
liete e appena rattoppate
non mi manca più niente e in fondo
posso ancora contare
su un’altra stazione
La valigia con le corde
porta dentro la mia sorte