Il testo
E mi sposto di sedia, ma la barba non cresce
anche qui a capotavola no
Con la schiena dritta, con le braccia incrociate
Con la faccia più scura che ho
A convincere e a allungare la mia anima
e a dipingere il quadro di una grossa famiglia
dove un uomo sbadiglia e forse sono io
Nella stanza del tempo l’orologio va lento
sono fermo in una fotografia
Ah, verrà, verrà, verrà, verrà
verrà anche per me
che mi troverò più vecchio
Proprio dentro a questo specchio
che è già vecchio di sguardi.
Ah, verrà, verrà, verrà, verrà
verrà anche per me
che mi troverò più vecchio
proprio dentro a questo specchio
che ora ride di me.
E mi cambio di umore, attraverso le sere
pieno di responsabilità
ma non è nel vestito, non è nella mia voce
che ritrovo la maturità
A scappare e a rincorrermi la coda
come in un labirinto, in un vicolo lento
spalle larghe sul fondo e non sono le mie.
Nella stanza del tempo l’orologio si è spento
prigioniero in una fotografia
Ah, verrà, verrà,v errà,verrà
verrà anche per me
che mi troverò più vecchio
proprio dentro a questo specchio
che è già vecchio di sguardi.
Ah, verrà, verrà,v errà,verrà
verrà anche per me
che mi troverò più vecchio
proprio dentro a questo specchio
che ora ride di me