Rocco Cucovaz

"Piedi"

Vincitore

Premio Città di Recanati

XV Ed. - 2004

Il testo

Non tengo pazienza
Non tengo decoro
Se finisce così finisce pure sta specie di lavoro

Non tengo camicie
C’ho solo magliette
Una la metto addosso e una si lava e s’asciuga alla fontana

C’ho due polipetti
Che mi scaldo la sera
Poi li metto in frigo col sugo fresco e il basilico nuovo

Vedi tu non è colpa
Né mia e nessuno
Questo rumore che sale piano dai vicoli e dalla televisione

Sono un ragazzo fortunato
Perché mia mamma mi vuole bene
Tengo pure nove fratelli
E uno sa cantare

Sono un ragazzo fortunato
Perché se piove piove poco
Sulla frutta sopra l’alici
In miezz’ai vicoli sopra ai miei piedi

Sopra la mia vita al sole appesa per i piedi
Tutta la mia vita a piedi che un bel giorno ti diedi
Tutta la mia vita tutta fatta tutta coi piedi
A piedi

Non tengo accortezza
Non tengo bravura
Se fare solo una cosa pigliare le scale come un’avventura
C’ho un cane pezzato
Che vuole imparare
Se gli tiro un pezzo di pane corre eppoi lo sa riportare

Ci sta un negro che dorme
Sulla strada in discesa
vendo ombrellini col sole pieno e senza manco una nube

Il capo dice stai buono
Non dare fastidio
Sei come ‘na mosca adesso è deciso si fanno il numero chiuso

Sono un ragazzo fortunato
Perché l’autobus passi in orario
E pure senza biglietto
il comandante mi ha perdonato

Che nessuno mi viene dietro
Col numero e la ricetta di sfratto
Sopra il cartone che m’aggia aggiustato

Sopra la mia vita al sole appesa per i piedi
Tutta la mia vita a piedi che un bel giorno ti diedi
Tutta la vita tutta fatta tutta coi piedi
In punta di piedi.