Il commento di Musicultura
Un sound carico di sapienti riferimenti muove una linea melodica che ben si sposa con testo ed interpretazione
Il testo
Sono già le sette del mattino
e per un capriccio della sorte
appiccicato al finestrino
trovo un post-it della mia morte
E non mi resta che guidare
con un calabrone sul cruscotto
fraterno amico di una curva irregolare
che non mi sparagna il botto
Sono morto da cinque minuti
e non è che c’avevo sta fretta
c’avrei voglia d’una sigaretta
ma è chiedere troppo ai miei sensi ormai
muti…
da cinque minuti
Sono morto da circa mezz’ora
e ricordo quand’ero bambino
e ricordo le estati, le liti furiose
i cazzotti e il caffè con la panna…
e mi ricordo Susanna nuda
Sono morto da circa due giorni
e qualcuno mi porta già in spalla
tra gli amici e i serpenti, i nemici
i parenti e qualcuno a parlar di pallone…
o di televisione
Sono morto da circa vent’anni
e c’avrei voglia di fare all’amore
sono morto da circa vent’anni
sei mesi, tre giorni e ventidue ore
senza fare all’amore
Sono morto da centovent’anni
e nessuno più parla di me
sono morto da centovent’anni
ma è come se fosse da cinque minuti
solo cinque minuti