Il testo
(Francesco Sbraccia)
Respiro la pioggia del nord-est
sulla terra a riposo
aspetto le stelle delle tre
per riprendere il viaggio
Ho scordato l’acqua che scende nella gola
ho scordato l’aria che riempie le narici
e ciò che scompare non lasciando avvisi
non era nel mio intento
E ora tocca a me
tocca a me
Il vento chiude le palpebre
e nel buio riappare
un bacio sulle labbra e uno sulla fronte
sarò pronto a tornare
Basta lasciarsi andare in un momento esatto
basta mettere un segno sulla corteccia
e non preparare un bagaglio pesante
è l’unico mio impegno
E ora tocca a me
tocca a me
tocca a me
tocca a me