Dal far west maremmano Lucio Corsi torna sul palco delle Audizioni live di Musicultura

Molto più che un giovanissimo cantastorie, sempre in bilico tra sogno e realtà, tra potenza delle immagini e leggerezza della parola, Lucio Corsi con il suo concept album ‘Bestiario musicale’ è quanto di più iconico ci lascia la nuova generazione di cantautorato italiano degli anni Venti del nuovo millennio.  Con il brano ‘Altalena boy’, Lucio Corsi si faceva conoscere dal pubblico maceratese sul palco dell’Arena Sferisterio qualche estate fa, nel 2017, come vincitore di Musicultura. Quest’anno, a meno di un mese dall’uscita del suo ultimo disco ‘Cosa faremo da grandi’, partecipa come ospite d’eccezione al primo venerdì di Audizioni live della kermesse musicale. Poco prima di salire sul palcoscenico del Teatro Lauro Rossi, si racconta così alla redazione di Sciuscià.

Nella tua musica c’è una Maremma atavica e sognante, con elenchi tassonomici di animali confluiti nel concept album ‘Bestiario musicale’. Qual è il legame con la tua terra di origine, ma anche con la Milano frenetica che ti ha adottato?

Nella Maremma sono nato e cresciuto, in un podere circondato da alberi dell’ombra e non da pali della luce; mi sono abituato alla qualità di un luogo del genere, ovvero alla pace di un bel paesaggio, a una terra adatta alla scrittura. Preferisco ciò che mi offre il far west maremmano alle possibilità di una città, però ovviamente per questo mestiere bisogna spostarsi. In fin dei conti si sta bene anche a Milano, ogni luogo ha i suoi pro e i suoi contro.

Parliamo della tua scrittura, che oscilla spesso tra l’onirico e il favolistico, ammiccando quasi al surreale e al nonsense. È una voluta maschera del reale?

In realtà è un modo diverso di osservare le cose che ci circondano: quando penso alle onde o al vento come fossero personaggi reali arrivo a considerazioni nuove, come se spostassi l’obiettivo da dritto a di lato o a tre quarti. Non è detto che parlando di onde non si possa fare un discorso che comprenda poi anche la sfera umana, le emozioni e i pensieri. Del resto, il vento, il mare, le onde e noi uomini facciamo tutti parte dello stesso pianeta. Non bisogna parlare a dritto delle nostre sensazioni; mi sembrerebbe anche piuttosto noioso. Quando scriviamo siamo liberi e dobbiamo sfruttarla questa libertà.

Sempre a proposito di maschere, anche la tua scelta stilistica non sembra mai semplicemente un vezzo o un gioco, vista la collaborazione con Alessandro Michele di Gucci. Come mai quest’anima glam da rockstar che potrebbe contraddire quella da cantastorie?

Trovo l’estetica del glam rock degli anni Settanta estremamente vicina alle favole, mi sembrano molto adatte l’una alle altre. In realtà non sono appassionato di moda in sé, ma in particolare a quel preciso glam rock, quello di T. Rex, di Lou Reed e di Brian Eno, poiché li ho scoperti in adolescenza e ci sono rimasto molto affezionato. Inoltre, amo pensare a un disco non solo come a un insieme di canzoni ma come a un progetto musicale in cui dare la stessa importanza alla copertina e a come i brani verranno presentati poi in concerto. Difatti, nella ‘Verde milonga’ Paolo Conte diceva che il musicista incontra la canzone sul palcoscenico, come in una sorta di appuntamento; per questo il musicista deve farsi trovare sempre al meglio.

Riguardo invece l’ultimissimo album e il brano omonimo ‘Cosa faremo da grandi’, sembrerebbe una sorta di inno giovanile, di una generazione di ventenni e trentenni tanto disincantata quanto dinamica: è così?

Non credo sia un inno generazionale, né vorrei fare canzoni generazionali. Amo il cantautorato che sa parlare di storie senza tempo, slegato a un preciso momento storico o a fatti dell’attualità; le canzoni di Conte potevano essere del passato negli anni Sessanta ma sono anche del futuro oggi. Non penso che ‘Cosa faremo da grandi’ trasmetta un messaggio disincantato, ma trovo bensì dell’incanto in una visione della vita che festeggi le partenze e non i traguardi, che smonti ciò che si è fatto finora e sia pronta a ripartire ogni volta, senza seguire delle smanie di successo o la volontà di farsi ricordare ad ogni costo.

Con il brano Altalena Boy, ti sei esibito sul palco dell’Arena Sferisterio tra i finalisti di Musicultura 2017. Cosa augureresti ai futuri vincitori di questa edizione?

Auguro ai vincitori di sfruttare l’occasione per imparare ad affrontare palchi del genere, impegnativi come quello dello Sferisterio di Macerata. Per me Musicultura è stata una grande scuola: solo suonando in posti del genere fai davvero esperienza. E che si divertano il più possibile, quella è la cosa fondamentale!

Loretta Paternesi Meloni – Redazione Sciuscià

L’esibizione

 

Audizioni Live: ultimo weekend a porte chiuse

Le misure di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19 contenute nell’ultima ordinanza a firma del Presidente della Regione Marche Ceriscioli impongono che le Audizioni Live di Musicultura 2020, previste nei giorni 5, 6 e 7 marzo, si svolgano a porte chiuse.

Gli appassionati potranno virtualmente essere comunque presenti al Teatro Lauro Rossi di Macerata sintonizzandosi sulla diretta streaming Facebook di Musicultura. Ci saranno anche ÉTV Marche (canale 12) e TVRS (canale 11 nella serata di giovedì, 111 nelle altre due). A partire dalle 21,20 circa le due emittenti si collegheranno col teatro per trasmettere in diretta le performance degli artisti che in queste audizioni si giocano l’ingresso nella rosa dei finalisti di Musicultura 2020.

“Ringraziamo ÉTV Marche e TVRS per il loro spirto di servizio. In questi giorni in cui tutti gli spazi di comunicazione sono occupati dal Coronavirus concederne un po’ alle canzoni aiuta a riprendersi dall’assedio” ha commentato il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri.

L’incontro tra Musicultura e Beatrice Antolini, gradita special guest delle audizioni prevista per la serata di giovedì, dovrà essere rimandato ad una prossima occasione.

Di seguito il programma del 3° week end delle Audizioni live 2020:

Giovedì 5 marzo
COSTANZA, SALBA, PEPPOH, PAOLO RIG8, ALBERTO DE LUCA

Venerdì 6 marzo
LAMINE, MATTEO CARMINGNANI, GUASTAVOCE, ULULA&LAFORESTA,
THE FLYERS, THE VITO MOVEMENT

Sabato 7 marzo
MIELE ALEX RICCI, GIANNICARO, FABIO CURTO, MAGMA, VHELADE

Audizioni Live 2020: cos’è successo sul palco durante il secondo weekend

È stato un fine settimana di Audizioni live un po’ particolare: a causa dell’ordinanza regionale che in virtù dell’emergenza
Coronavirus vietava lo svolgimento di eventi pubblici, una serata – quella di giovedì – è stata ahinoi annullata; due appuntamenti –
quelli di venerdì e sabato – si sono tenuti a porte chiuse; il terzo, domenica pomeriggio, ci ha permesso di riabbracciare il nostro pubblico –
che ci è mancato tantissimo! – dal vivo. Insomma, ne sono successe di cose! Ne abbiamo fatti di cambi di programma!
E ci siamo pure beatamente concessi di farci cullare da una certezza: la musica non si ferma.
Ecco il fotoracconto di questo weekend sui generis.

Carmine Granato

“Musicultura per me è tanto un punto d’inizio quanto un traguardo. Pochi anni fa non avrei mai immaginato di arrivare fin qui e, devo essere sincero, sono veramente orgoglioso.”

 

Sergioelachitarra

“È la mia prima volta a Macerata. Ed è una bellissima prima volta! È una città piena di magia, mi piacerebbe tantissimo ritornare. Mi sto trovando molto bene, c’è un clima fantastico.”

 

Domo Emigrantes

“Cosa ci contraddistingue? Nella nostra musica ci sono tantissimi strumenti acustici della cultura tradizionale mediterranea con cui amiamo sperimentare.”

 

Rebi Rivale

“Musicultura è una grande soddisfazione e una tappa importante per me. È un simbolo della canzone d’autore e per una persona che, come me, cerca di mettere le parole al punto giusto esibirsi qui è davvero una grande soddisfazione.”

 

Skerna&Aperkat

“Siamo già stati nelle Marche ma mai a Macerata. Abbiamo avuto modo di girare un po’ e di scoprire una città molto caratteristica, piena di scorci suggestivi. Ha davvero il suo perché.”

 

Il Diavolo & l’Acqua Santa

“Il nostro progetto è partito inizialmente con canzoni molto positive. Con l’avvento dei trent’anni però sta prendendo una piega più triste e riflessiva. Promettiamo di tornare a far musica più allegra, ci impegneremo!”

 

Rossella

“Musicultura per me è un obiettivo non indifferente. È la dimostrazione tangibile di tutti i sacrifici che faccio in nome della musica. Essere qui è una grande emozione e ce la metterò tutta.”

 

Cobalto

“Cerchiamo di fare musica in modo sincero e spontaneo.Raccontiamo le nostre vite e le storie della nostra generazione sperando che il messaggio arrivi al pubblico!”

 

Jacopo Genovese

“Per me Musicultura rappresenta un’occasione importante per suonare la mia musica live ma anche un momento per conoscere nuova gente, fare incontri interessanti.”

 

Metalli

“È la prima volta che vengo a Macerata. Sono rimasto molto sorpreso dalla sua bellezza e dalla sua accoglienza (nonostante il clima più rigido rispetto quello della mia Napoli!)”

 

Ernest Lo

“Attraverso la musica cerco di regolarizzare i miei errori. Lo spettacolo è un luogo dove, attraverso la finzione, ci si può liberare della realtà, dei canoni e delle convenzioni per essere veramente se stessi.”

 

Blindur

“Musicultura è un’occasione, una possibilità di confronto e incontro.Ho sempre il pallino di partecipare per arrivare alla fine quindi per me rappresenta anche una sfida.”

 

Setak

“La mia musica? È un misto tra le mie passioni, le mie radici e i generi musicali con cui sono cresciuto. Il risultato? Canto in dialetto ma con sonorità di respiro internazionale.”

 

Marco Arati

“Musicultura per me rappresenta uno dei concorsi più interessanti inItalia per il mondo del cantautorato. Son passati di qua moltissime persone e tantissimi grandi artisti.”

 

Picciotto

” Il mio è un rap di forte denuncia sociale scaturito dalle esperienze di vita. Le mie canzoni rispecchiano ciò che faccio nella vita: l’operatore sociale.”

 

H.E.R.

“Musicultura è un’importante occasione di espressione per noi cantautori. Non essendo troppo mainstream, come ad esempio è Sanremo, gli artisti sono più liberi, hanno meno pressioni. Mi sembra un contesto più “vergine”.”

 

Giacomo Leonardi

“La mia musica? Meravigliosa! Ascoltatela… non posso svelarvi altro.”

 

La Zero

“Musicultura è un concorso che dà la possibilità a noi cantautori di esprimerci a 360 gradi. Le nostre canzoni vengono ascoltate con professionalità e sento che è una manifestazione in cui, finalmente, la meritocrazia esiste.”

 

Riaprono al pubblico le porte delle Audizioni live

Dopo due serate obbligatoriamente a porte chiuse, riapre al pubblico il Teatro Lauro Rossi per le Audizioni live della XXXI edizione del festival.

L’appuntamento di oggi domenica 1^ marzo chiude il secondo weekend di ascolti degli artisti in concorso con sei proposte artistiche sul palco: Picciotto (da Palermo), Setak (da Pescara), Giacomo Leonardi (da Rimini), La Zero (da Napoli), Marco Arati (da Reggio Emilia) e H.E.R (da Foggia)

Per chi può raggiungere il Teatro Lauro Rossi di Macerata le porte apriranno alle 16.30; per tutti gli altri lo spettacolo sarà in diretta streaming sulla pagina Facebook di Musicultura ed in diretta televisiva su èTV e su Tvrs con messa in onda alle ore 17.00.

Ripartono le audizioni live a porte chiuse venerdì 28 febbraio: in diretta su ETV, TVRS e sulla pagina Facebook di Musicultura

Dopo lo stop dovuto all’emergenza coronavirus ripartono a porte chiuse, da venerdì 28 febbraio al Teatro Lauro Rossi di Macerata, le audizioni di Musicultura 2020.

Il pubblico potrà seguirle in diretta in streaming, sulla pagina Facebook di Musicultura e sulle principali emittenti televisive delle Marche.

Sarà infatti possibile collegarsi col teatro Lauro Rossi e seguire in diretta sia le performance degli artisti in concorso, sia le loro conversazioni con la giuria. Basterà sintonizzarsi a partire dalle ore 21,15 su ETV Marche canale 12 e su TVRS canale 111: un ottimo esempio di buone pratiche di servizio pubblico in un momento di difficile gestione degli eventi della nostra Regione.

“Ovviamente sarebbe molto più bello condividere le audizioni con gli spettatori in sala e confido che presto potremo tornare a farlo. – ha dichiarato il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri – Intanto diamo precedenza alle canzoni, certo è che non sono immunodepressive”

“Dopo il grande successo di pubblico riscontrato dalle audizioni lo scorso fine settimana, chiudere le porte del Teatro Lauro Rossi, nel cuore della città, ci dispiace molto, ma non possiamo arrestare il concorso che in questo momento va assolutamente preservato. – ha dichiarato il Sindaco di Macerata Romano Carancini – L’Amministrazione ha fatto di tutto per consentire a Musicultura, quanto meno, di non fermarsi. Le dirette nelle televisioni marchigiane e via streaming su Facebook ci permetteranno comunque di seguire le audizioni e questo è una regalo per tutti. Confido che dalla prossima settimana potremo tornare ad incontrarci a Teatro per condividere la bellezza della musica e i sogni di giovani talenti ”.

PROGRAMMA AUDIZIONI LIVE MUSICULTURA II WEEK END: dal 28 febbraio al 1 marzo

Venerdì 28 febbraio
IL DIAVOLO & L’ACQUA SANTA
SERGIO E LA CHITARRA
CARMINE GRANATO
SKERNA & APERKAT
REBI RIVALE
DOMO EMIGRANTES

Sabato 29 febbraio
COBALTO
JACOPO GENOVESE
METALLI
ERNEST LO
ROSSELLA
BLINDUR

Domenica 1 marzo
LA ZERO
SETAK
PICCIOTTO
GIACOMO LEONARDI
HER
MARCO ARATI

Corona Virus Covid-19: le Audizioni Live si fermano TEMPORANEMENTE

Anche Musicultura si attiene alle disposizioni per il contenimento del Covid-19 seguendo l’ordinanza firmata ieri dal Presidente della Regione Marche.

Le Audizioni LIVE SI FERMERANNO TEMPORANEAMENTE e quindi non si svolgeranno nei giorni 27, 28, 29 febbraio e 1 marzo.

Noi speriamo di poter riprendere le normali attività delle audizioni e di riaprire le porte al pubblico DAL GIORNO 5 MARZO.
Nel frattempo ci teniamo in stretto contatto con l’amministrazione cittadina, e contiamo di recuperare le audizioni A PORTE CHIUSE già in questo weekend, consentendovi di poter seguire tutto in streaming.

Purtroppo, per lo stesso motivo, dobbiamo anche rimandare il concerto di CRISTINA DONÀ del 27 febbraio.
Vi terremo sempre aggiornati sui nostri social e sul sito.

INTERVISTA. «Tornare a Musicultura significa rinnovare un abbraccio»: La Rappresentante di Lista ospite della prima serata di Audizioni Live

Riflettori puntati sul palco della XXXI edizione di Musicultura con l’inizio, giovedì 20 febbraio, delle Audizioni live: per la prima volta è il Teatro Lauro Rossi di Macerata ad accogliere la fase iniziale del Festival della canzone popolare e d’autore.

L’ospite della prima serata è un ritorno gradito per il pubblico maceratese: La Rappresentante di Lista, la band italiana formata da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, che ha incantato il teatro con alcuni dei suoi brani più famosi tra cui Guardateci tutti, Questo Corpo e La Rappresentante di Lista, appunto.

“È bello passare del tempo con la famiglia di Musicultura”, commenta il duo sul palco. E aggiunge: “Siamo più emozionati oggi di quando siamo arrivati qui la prima volta 6 anni fa”. La “Queer pop band” è stata infatti finalista della XXV edizione del Festival ed è tornata come ospite nel 2017 allo Sferisterio di Macerata in occasione delle serate finali di quell’edizione.

Pochi minuti prima del via alla serata, Veronica e Dario si sono raccontati in un’intervista alla redazione di Sciuscià, abbandonandosi anche a qualche anticipazione sul Meraviglia Tour che partirà il 7 marzo 2020 da Livorno e toccherà città come Londra e Parigi.

 

Il palco di Musicultura non è nuovo per voi: siete stati finalisti della XXV edizione del Festival nel 2014 e siete tornati come ospiti allo Sferisterio nel 2017 in occasione delle serate finali. Cosa significa tornare qui?

Musicultura ci accompagna nella nostra crescita. Torniamo a Macerata sempre diversi ma ogni volta è come rinnovare un abbraccio.

 

Go Go Diva (2018) è il vostro ultimo album; ne avete annunciato l’uscita sui social definendolo “un invito a perdersi, a battersi, a spogliarsi e a cantare con tutta la voce che si ha in corpo”: qual è stata la genesi di questo lavoro?

Il disco è nato raccogliendo vari appunti, sia testuali che musicali, che avevamo sparsi: fogli, memo vocali, cose di questo genere. A poco a poco abbiamo unito tutto il materiale in un unico grande file word che ci passavamo correggendolo a vicenda e da questo testo sono emerse varie storie. Solo alla fine, quando avevamo tutte le canzoni pronte, abbiamo capito che l’album si sarebbe chiamato Go Go Diva e che il tema centrale sarebbe stato quello del corpo e della femminilità. Volevamo parlare avendo davanti a noi questa “diva”, una sorta di portabandiera per raccontare i nostri desideri e le nostre paure. Abbiamo lavorato con il nostro produttore storico Roberto Cammarata a Palermo ed infine con Fabio Gargiulo a Milano dove abbiamo inciso l’album.

 

Ancora a proposito di Go Go Diva: Questo corpo è stato il primo estratto dell’album, un inno al corpo femminile e alla sua forza. Il brano è stato incluso nella colonna sonora del quarto episodio della serie televisiva The New Pope di Paolo Sorrentino, trasmessa nel gennaio 2020: un traguardo sicuramente entusiasmante. Come vi sentite a riguardo?

Quando ci è arrivata la notizia, un mese e mezzo prima dall’uscita della serie, siamo letteralmente caduti dalle sedie. Sappiamo che Paolo Sorrentino fa una ricerca molto attenta delle sue soundtrack tanto che innumerevoli film hanno delle colonne sonore che sono rientrate nelle nostre playlist perché portano alla luce dei pezzi che non si riescono a trovare facilmente. Pensare che lui abbia trovato noi, che abbia scelto Questo Corpo e l’abbia inserito in quella scena precisa per far parlare il testo al posto delle parole che non vengono dette dai personaggi è stato per noi meraviglioso.

 

Il 2020 si prospetta un anno particolarmente denso: abbiamo appena parlato dell’inserimento di Questo corpo nella colonna sonora di The New Pope, ma c’è anche la partecipazione al Festival di Sanremo in duetto con Rancore in occasione della serata delle cover; marzo darà poi il via anche al Meraviglia Tour: cosa ci dobbiamo aspettare ancora da La Rappresentante di Lista per quest’anno?

È uscita pochi giorni fa la seconda stagione della serie televisiva  Il Cacciatore, in onda su  Rai 2, dove interpreto Maria, una cantante di una band che si chiama appunto La Rappresentante di Lista . Un paio di canzoni di Go Go Diva e la cover di E la luna bussò sono state riarrangiate in chiave anni Novanta per adattarle alla serie.

Non vediamo l’ora di esibirci live per il tour che inizieremo a provare proprio nelle Marche tra qualche settimana: abbiamo voluto alimentare ancora di più la componente teatrale dei nostri show. Il 2020 sarà anche il momento per scrivere nuove canzoni.

 

Avete definito il punto di vista de La Rappresentante di Lista “plurale femminile”. Due aggettivi interessanti e allo stesso tempo importanti, soprattutto in un presente come quello che stiamo vivendo dove non sempre la pluralità di visioni e di genere viene accettata. Spieghereste meglio il vostro pensiero?

“Femminile” perché in questo momento è un punto di vista altro rispetto ad una visione imperante che è, ahimè, quella del patriarcato; “plurale” perché ci piace pensare che dietro il nostro progetto ci sia sempre una collettività, che questa voce non sia singola ma che sia una voce che parla per tanti. Amiamo trovare degli inni e degli slogan che possano evocare questa comunione di intenti: La Rapprentante di Lista è portavoce di un sentire più grande, collettivo.

 

Nicola Verdenelli – Redazione Sciuscià

L’esibizione


Audizioni Live 2020: cos’è successo sul palco durante il primo weekend

Com’è andato questo weekend?
Benissimo!
Abbiamo riabbracciato La Rappresentante di Lista e Lucio Corsi, ospiti speciali del primo fine settimana di Audizioni Live.

Abbiamo ascoltato le nuove leve del cantautorato provenienti da tutta Italia; abbiamo consegnato il Premio Med Store per la migliore esibizione a Lemuri, Frey, Disarmo, Stefano Vergani e SofSof.
Il premio Valdichienti, assegnato dal pubblico presente in sala, è invece andato dritto nelle mani di I miei migliori complimenti, Spacca il silenzio, Leonardo Angelucci e Toto Toralbo.

Ecco il nostro fotoracconto dei quattro giorni di musica appena trascorsi.

Lemuri

“Trovo Musicultura un’esperienza necessaria ed una grande e unica opportunità utile a riavvicinare i ragazzi, specialmente i più giovani, al mondo della musica.”

 

Insonia Rosa

“Siamo contenti della nostra esibizione perché non è sempre facile riuscire a gestire un pubblico simile; l’emozione può giocare brutti scherzi, ma siamo riusciti a gestire il tutto alla perfezione.”

 

Hanami

“La giuria di Musicultura è composta da dei grandi professionisti molto competenti ed è stato un onore poter partecipare al festival.”

 

I miei migliori complimenti

“Ci eravamo già esibiti in altre località marchigiane in passato, a Macerata è stata la prima volta. La piazza e la bellezza dell’orologio astronomico han reso l’atmosfera davvero speciale.”

 

Olden

“Macerata è bellissima. Sono umbro e nonostante i marchigiani siano i nostri cugini fino ad ora l’avevo vista solo di sfuggita. Oggi ho finalmente avuto l’opportunità di visitarla con più attenzione e la trovo davvero splendida.”

 

Cogito

“Siamo super soddisfatti di come siamo stati trattati e accolti. Musicultura è un festival prestigioso e siamo infintamente grati e contenti di essere qui. Siamo ancora increduli a dire la verità.”

 

Spacca il silenzio

“Ne discutevo prima insieme a mio fratello: l’esibizione di questa sera è andata alla grande. È difficile gareggiare con chi rappresenta stili musicali molto diversi, però in questo caso il gioco vale sicuramente la candela.”

 

Frey

“Musicultura è senza dubbio di un festival dal valore aggiunto. Sono onorata di trovarmi qui oggi e di far parte di questa gara musicale.”

 

Leonardo Angelucci

“Reputo Musicultura uno dei festival più importanti per quanto riguarda il cantautorato e la musica d’autore. Questa è la mia seconda partecipazione. Per due volte sono arrivato alle audizioni ed è sempre un piacere tornare qui.”

 

Disarmo

“Non solo è la prima volta che mi esibisco a Macerata: questo è anche uno dei pochi posti in Italia dove non ero ancora mai stato. La città è molto bella, è un’autentica chicca. Spero di poter tornare presto.”

 

Stefano Vergani

“Appena ho cominciato a scaldarmi sono dovuto scendere dal palco! Comunque l’esibizione è andata come volevo, sono veramente soddisfatto.”

 

Berlino84

“Questa sera è andata alla grande, sono ancora evidentemente emozionato. Esibirsi per primo mi ha risparmiato un po’ di tensione. Mi auguro vivamente che il pubblico abbia apprezzato.”

 

Fabrizio Gatti

“Qui a Musicultura c’è un bel clima frizzante, è un piacere esserne coinvolto.”

 

Luna Palumbo

“Ho ancora le mani sudatissime. Nonostante sia abituata al palco ogni volta che ne salgo uno è un’ emozione fortissima. Si può dire che me la sono fatta addosso? Per finta naturalmente.”

 

Senna

” Musicultura ci ha permesso di venire a suonare per un pubblico nuovo che non avevamo ancora incontrato. La cosa più bella è forse la possibilità di entrare in contattato con numerosi cantautori. È un ambiente dove si può dialogare tra professionisti.”

 

Sofsof

“Macerata è una bellissima realtà. Sono riuscita a perdermi con la mia band e due signori, come fossero dei genitori, ci hanno dato tutte le informazioni necessarie. Torneremo sicuramente, siamo stati bene.”

 

Toto Toralbo

“Ho suonato con la mia band che è la mia famiglia. Pubblico meraviglioso, senza di loro saremmo poco niente.”

La sala ex cinema dello Sferisterio intitolata a Piero Cesanelli: i ringraziamenti di Musicultura al Sindaco e agli Assessori di Macerata

Ieri sera al teatro Lauro Rossi, in un’atmosfera di festa e allo stesso tempo carica di ricordi ed emozioni, abbiamo appreso con viva gioia dalla voce del Sindaco Romano Carancini della decisione della Giunta comunale di intitolare a Piero Cesanelli la Sala ex Cinema dell’Arena Sferisterio.

Desideriamo ringraziare il Sindaco e tutti gli Assessori per la volontà di ricordare Piero e di farlo legandone il nome al luogo in cui per tanti anni felici Piero ha visto crescere la sua “creatura”.

Con sincera gratitudine.
Paola Promisqui, Ezio Nannipieri e Musicultura tutta

Al via le audizioni live della XXXI edizione di Musicultura

Riflettori puntati sul palco della XXXI edizione di Musicultura con l’inizio, giovedì 20 febbraio, delle Audizioni live: per la prima volta è il Teatro Lauro Rossi di Macerata ad accogliere la fase iniziale del Festival della canzone popolare e d’autore che vedrà sul palco, oltre agli artisti in gara, ospiti come La Rappresentante di Lista, Lucio Corsi, Cristina Donà e Beatrice Antolini.

Sono 53 le nuove proposte del cantautorato italiano convocate per sostenere le selezioni dal vivo che si terranno ogni weekend fino al 7 marzo.
[Qui il programma completo delle audizioni live: Calendario Audizioni Live 2020]

Proseguiranno il percorso i 16 artisti che saranno decretati finalisti dalla giuria di Musicultura.

Ogni serata vedrà l’assegnazione di due importanti riconoscimenti:

  • il “Premio Medstore”, che andrà alla performance ritenuta più interessante
  • il “Premio Val di Chienti”, destinato invece all’artista preferito dal pubblico presente in sala.

Sarà possibile assistere alla serata anche in streaming sul profilo Facebook di Musicultura.