Carlo Nordio

Crainquebille, il venerdì santo del diritto

L’ex magistrato e Procuratore aggiunto di Venezia ne discute con Ennio Cavalli

Intervengono Giulia Poeta (voce), Chopas (canto e chit.), Valentina Guardabassi (canto).
In collaborazione con Liberilibri

Mercoledì 21 Giugno, 18.30 – Palazzo Conventati – Ingresso libero


Carlo Nordio è un protagonista della magistratura italiana: ha condotto grandi inchieste, come quella sul MOSE di Venezia e sulle cooperative rosse nelle stagioni “Mani pulite” (1992-1997), sulle Brigate Rosse (1979-1982) e negli anni Novanta ha indagato sui reati di Tangentopoli; magistrato dal 1977, Nordio è stato consulente della Commissione Parlamentare per il terrorismo e presidente della Commissione Ministeriale per la riforma del codice penale. Nel febbraio di quest’anno è entrato in pensione, continuando però con entusiasmo e sempre con forte interesse a perseguire la strada della giustizia.

Questa volta, ad esempio, presentando “Crainquebille, il venerdì santo del diritto”, opera di Anatole France, a cura dello stesso Carlo Nordio, che l’ha dedicata a Marco Pannella: il libro racconta del caso giudiziario in cui fu coinvolto il venditore ambulante di verdure Crainquebille, rivestendo di un graffiante tono satirico e critico una vicenda che ha colpito ingiustamente l’uomo. “Il concetto di giustizia si afferma solo nel calvario delle sue sconfitte, nel ricorrente venerdì santo del diritto, senza il quale non ci sarebbe la pasqua dell’equità. Per questo il processo al povero Crainquebille, benché modesto nell’imputazione, breve nello svolgimento e mite nella condanna, è nella sua banalità grottesca un esempio da meditare”: queste sono le parole del magistrato che ben sintetizzano il racconto – pubblicato nel 1901 – di A. France, Premio Nobel per la letteratura nel 1921.

La giustizia e le sue ingiustizie – che a volte si scagliano contro i più deboli – a volte evidenziano i difetti dell’uomo, che si serve delle leggi per fini individuali.