la Rappresentante di Lista

Veronica Lucchesi (voce e percussioni) Dario Mangiaracina (chit., fisa e voce) Marta Cannuscio (batteria e cori) Enrico Lupi (tromba, piano e synth) Erika Lucchesi (cori)

Giovedì 22 Giugno, 18.45 – Piazza C. Battisti – Ingresso libero


Dopo la partecipazione alla finale di Musicultura nel 2014, la Rappresentante di Lista torna in quel di Macerata. La band rivelazione dell’ultima stagione viene a trovare il pubblico de La Controra giovedì 22 giugno. Ad esibirsi sarà una delle voci più potenti della scena italiana, quella di Veronica Lucchesi, accompagnata da Dario Mangiaracina (attore, poli-strumentista e membro fondatore insieme a Veronica), ai quali dalla primavera del 2015 si sono aggiunti Enrico Lupi (tromba e synth), Marta Cannuscio (fisarmonicista prestata alle percussioni) ed Erika Gold (corista). Da Musicultura ad oggi il gruppo ha fatto diversi passi avanti nel campo della musica indipendente: nel marzo 2014 è uscito il primo album “(Per la) via di casa”, che ha girato l’Italia con centinaia di concerti in teatri, club, appartamenti, terrazze, cortili, automobili e strade; nel 2015 è uscito “Invisibilmente”, primo 45 giri estratto dal nuovo disco e nel settembre dello stesso anno Veronica Lucchesi è stata nominata migliore voce femminile della scena indie dal MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti. Classificati tra i 60 finalisti di Sanremo Giovani con il singolo “Apriti Cielo”, nel dicembre del 2015 esce “Bu Bu Sad”, candidato alle “Targhe Tenco” come miglior disco dell’anno.

“Scrivere canzoni è un atto privato. Un momento di disgraziata confessione. Quando siamo soli riveliamo noi stessi, dichiariamo le nostre bestialità. Poi il fiume in piena fissa i suoi argini. Incidere un disco è come morire beati. Le canzoni saranno per sempre incastrate in quel corpo. Ma la loro anima vola e canta. Cantare è un atto pubblico. Un atto salvifico per chi dice e per chi ascolta. È in quell’atto che ci si assume la responsabilità di realizzare un’azione concreta, in grado di scardinare gli appigli di un disco inciso e finito ed esaurito che si ripete sempre uguale all’ascolto. Suonare sul palco è un rito. Un mezzo per trasformare in un incontro vivo ciò che è scritto”, ha raccontato la band dopo aver registrato un album live durante il tour di “Bu Bu Sad”.