Pitecus

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GIOVEDÌ 27

21.00 – Piazza Vittorio Veneto


INGRESSO LIBERO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA A PARTIRE DALLE 10.00 DI MARTEDÌ 25 


di Flavia Mastrella e Antonio Rezza. Con Antonio Rezza

una produzione RezzaMastrella – TSI La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello


Antonio Rezza è performer, regista e autore; Flavia Mastrella è artista e autrice. Insieme hanno dato vita all’ormai trentennale progetto artistico RezzaMastrella, firmando sempre a quattro mani ideazione e progettazione dei loro spettacoli. Hanno finora realizzato tredici opere teatrali; si sono dedicati anche al cinema, producendo film e cortometraggi, e alla televisione, lavorando a trasmissioni andate in onda nel tempo su diversi canali Rai.

Antonio Rezza è anche autore di quattro romanzi e di Clamori al vento (2015), testo-performance nonché dichiarazione poetica, scritto insieme a Mastrella. Tra i riconoscimenti più importanti che il duo si è aggiudicato nel tempo figurano il Premio Alinovi (2007), il Premio Hystrio (2013), il Premio Ubu (2014), il Premio Napoli (2016) e il Leone D’Oro alla Carriera (2018).

Pitecus

Gidio è chiuso nella sua casa; Fiorenzo sta male fisicamente; il professor Stella è un videodittatore dipendente. A questi si aggiungono un padre logorroico che non si capacita dell’omosessualità del figlio, e Saverio, disinvolto, emancipato, cosciente del suo fascino. E poi Mirella, che prega per essere assunta alle poste, e Roscio, che frequenta una nuova compagnia di amici che lo sbeffeggiano a tracotanza. Questi sono solo alcuni dei personaggi che prendono vita in Pitecus, parlando un dialetto frastagliato e tronco, facendo capolino dalle fessure e dai buchi dei vasi di stoffa variopinti.

Lo spettacolo analizza il rapporto tra l’uomo e le sue perversioni; non esistono rappresentazioni positive, i personaggi sono brutti somaticamente ed interiormente, sprigionano qualunquismo a pieni pori, sprofondano nell’anonimato ma, grazie al loro narcisismo, sono convinti di essere originali, contemporanei e, nei casi più sfacciati, avanguardisti.