Storie di detenzione e di rinascita

LUNEDÌ 17 | ANTEPRIMA LA CONTRORA

18.30 – Cortile del Palazzo Comunale

Ingresso libero


La casa in riva al mare

Bilancio del progetto omonimo, promosso dal Garante regionale dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli, che ha coinvolto i detenuti della Casa di reclusione di Barcaglione di Ancona nella XXXV ed. di Musicultura.

con Giancarlo Giulianelli ed Ezio Nannipieri

“La casa in riva al mare” è il progetto del Garante regionale che ha offerto a un gruppo di detenuti dell’istituto penitenziario di Ancona, durante tutte le tappe di questa edizione di Musicultura, l’opportunità di partecipare a laboratori musicali. Settimanalmente, la direzione artistica del Festival ha incontrato alcuni dei detenuti dell’istituto per creare, attraverso l’aiuto delle canzoni, un conforto aperto, uno spazio dove trasformare il tempo perso in opportunità e partecipazione, momenti importanti sul versante della rieducazione dei detenuti. La collaborazione con il Garante regionale ha permesso la nascita del Premio La Casa in riva al mare, dal valore di 2mila euro, che sarà conferito a uno degli otto artisti finalisti della XXXV edizione del festival nell’ambito delle serate finali. Il progetto si concluderà a luglio, quando l’artista vincitore della targa andrà a fare visita e conoscere, presso la Casa di reclusione di Barcaglione, i detenuti che lo avranno scelto e  sarà protagonista di un happening musicale live.


Io ero il milanese

Mauro Pescio 

Un podcast di RaiPlay Sound e poi un libro di successo,

la storia di un uomo che ha fatto tanti errori e della sua rinascita.

“Io ero il milanese” raccontata «la vita di un uomo che ha fatto tante scelte sbagliate», un uomo che ha toccato il fondo, ma che, grazie al confronto con gli altri, è riuscito a rinascere. Una storia intensa, profondamente umana, che insegna come non debbano mai venire meno la fiducia e la speranza. E, soprattutto, l’importanza di offrire sempre un’altra possibilità.

Lorenzo è solo un bambino quando, per la prima volta, entra in carcere. Gli dicono che suo padre lavora lì come elettricista. La verità la scopre nell’estate fra i sette e gli otto anni: suo padre è stato un rapinatore ed è nel carcere di San Vittore per scontare la sua pena. Lorenzo ha solo 12 anni quando compie il primo furto, 14 quando mette insieme una «batteria» per commettere una rapina e neppure 15 quando viene arrestato e condannato per la prima volta. Nella violenza del carcere minorile si rafforza la convinzione che solo questo vuole fare nella vita: il rapinatore. Come suo padre, anzi, meglio di suo padre. Da allora Lorenzo vive da fuorilegge fino a quando non riceve una condanna a 57 anni. Ed è proprio quando inizia a rassegnarsi a passare il resto della sua vita in cella che, grazie a una serie di incontri speciali, dentro di lui qualcosa cambia. In un caldo giorno estivo, Lorenzo esce dal carcere come un uomo nuovo e diventa una risorsa per la società. Pochi giorni dopo la scarcerazione incontra Mauro Pescio e gli affida la sua storia.

Mauro Pescio nasce e cresce in provincia di Novara. Dopo essersi diplomato presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi a Milano, inizia a lavorare come attore di teatro e per il piccolo e grande schermo. Trasferitosi a Roma, vi fonda una sua compagnia teatrale. Dal 2013 al 2022 è autore di tutte le trasmissioni di Matteo Caccia per Radio2 e Radio24. Sempre con Caccia ha scritto il podcast la Piena. Per Chora Media ha scritto e curato con Giovanni Bianconi Un uomo chiamato Diabolik; per Radio3 ha scritto il podcast Genova per tutti in occasione del ventennale del G8; per Audible ha scritto l’audioserie La cattura. Ad oggi il suo successo maggiore è Io ero il milanese per RaiPlay Sound.